"Eccoci, devo dirvi che una storia che mi ha fatto sognare, è proprio la coppia dei sogni, una storia che, come tante altre che abbiamo raccontato in questi due giorni, è vero, ci hanno mostrato che non ci sono limiti. Non ci sono limiti neppure quando a un certo punto in azienda c'è venuta l'idea di organizzare questi due giornate. Perchè non è mica scontato che si decida di prestare opera, tempo, eccetera e devo dire che quando sono andata a presentare l'idea alla persona che poi doveva decidere è stato entusiasta, è stato entusiasta e mi ha detto: "sì Sara facciamolo". È per questo che mi sembra giusto concludere questa due giorni con quella persona: l'Amministratore Delegato di Sky Italia Andrea Duilio". "Buonasera, grazie Sara". "Eccoci Andrea". "Devo dire che aver visto due giorni come questi mi conferma ancora di più la bontà della scelta che abbiamo fatto insieme era l'ottima intuizione che hai avuto". "No, grazie a te perché non è scontato". "Grazie a voi". "Bene, grazie mille. Buonasera a tutti è per me un grande piacere essere qui con voi oggi in un posto così bello, unico, devo dire che mette un po' insieme, come diceva Roberta, l'umano e la scienza. Non è semplice tirare le fila dopo due giornate così intense con così tante testimonianze, autorevoli, toccanti, a volte anche divertenti. Io voglio partire ringraziando un po' tutti quelli che hanno partecipato a questa prima edizione di Sky Inclusion Days, a partire da Sara ma un grazie particolare, un grazie particolare va a tutti i relatori a partire dal Ministro Locatelli, farei un appaluso. L'Assessore Romani, a chi ha patrocinato questa iniziativa e poi alle tante, davvero tante personalità che hanno accompagnato questi due giorni. Parliamo di attivisti, di giornalisti, di atleti, di imprenditori, di artisti, di scienziati, d'influencer e anche tanti colleghi di Sky che hanno partecipato attivamente. Credo che tutti hanno condiviso con noi idee, storie e testimonianze davvero uniche. Grazie. Tutti i contributi ci ha fatto conoscere, ci hanno fatto accogliere prospettive che prima di oggi erano molto diverse, molto lontane da noi e poi per la conoscenza è stato il filo conduttore, il fil rouge che un po' ha accompagnato queste giornate. La conoscenza come strumento per capire il diverso. Qui mi ha molto colpito, devo dirti Sara, l'intervento di Cinzia Valentini, che è il vicepresidente di Agedo che ha raccontato anche una storia personale come quello che considera essere il giorno più brutto della sua vita, il momento del coming out del suo figlio si è trasformato in realtà nel giorno più bello della sua vita perché è stato l'inizio di un nuovo cammino, più libera, più felice e anche più aperta e questo è quello che credo sia un po' una delle testimonianze che mi hanno maggiormente colpito. La diversità e l'inclusione sono per noi di Sky temi centrali, per noi di Sky e per la cultura aziendale di questa azienda. Per noi è fondamentale che ciascuno si senta libero, ciascuno si senta se stesso ma vogliamo fare di più, abbiamo un'ambizione maggiore, vogliamo contribuire anche con tutta la forza che abbiamo, come media, concretamente a rendere la comunità in cui viviamo più attenta e più sensibile alla diversità. Viviamo in una realtà che ha ancora bisogno di dialogo e di conoscenza per consolidare i progressi fatti, qui mi ha molto colpito l'esperienza e la testimonianza di due atleti: Giorgio e Sara, Giorgio Minisini e Sara Gama che hanno dimostrato come il coraggio di fare delle scelte non convenzionali, seguire il proprio istinto, la propria passione sia un po' una modalità per tracciare la strada per chi verrà dopo, l'abbiamo visto anche un attimo fa. E credo che questo sia un po' un insegnamento per tutti noi perché noi poi parliamo di questi tempi di persone famose ma in realtà ciascuno di noi può fare la differenza noi possiamo farla come individui e possiamo farla come famiglie, possiamo farla come aziende, come stiamo facendo, possiamo fare la istituzione come comunità e credo che questi due giorni sono un po' l'esempio di tutto questo. Questi due giorni hanno offerto tantissimi spunti di riflessione, ci hanno permesso di affrontare tutte queste tematiche da diversi angoli, da diversi punti di vista creando uno spazio unico trasparente aperto e questo credo sia il grande valore di questi due giorni. Poi momenti come questi possono sembrare un po' una goccia nell'oceano, un un'eccezione. In realtà io credo che siano fondamentali per abbattere degli stereotipi e per sensibilizzare tutti noi. C'è ancora tanto da fare ma io sono ottimista e lo siamo un po' tutti noi di Sky, credo che lavorando insieme abbiamo la possibilità di far sì che nessuno abbia paura di essere giudicato per la sua diversità, per la sua unicità e qui vorrei chiudere con un qualcosa che mi ha colpito di cui parlava Laura Miola. Alla fine è possibile costruire un mondo dove nessuno si senta diverso, si senta semplicemente fatto così, unico, speciale". "Mi sembra la chiusura più bella possibile. Grazie Andrea, grazie di cuore in primis e per averci creduto e soprattutto per essere venuto qui oggi a condividere con noi questa giornata così importante e con tanti colleghi anche in platea, insomma l'abbiamo fatto per la città di Milano, l'abbiamo fatto per i nostri colleghi, l'abbiamo fatto anche per noi", "Anche per noi". "Anche per noi perché sono state due giornate importanti". "Vero, spero ci sarete tutti anche l'anno prossimo perché faremo un bis". "È piaciuta". "Ci è piaciuto molto e quindi faremo un bis nel 2024. Grazie a tutti". "Grazie, grazie davvero Andrea Grazie a tutti".