Pulp Fiction. A 31 anni appena compiuti, Quentin Tarantino si aggiudica la Palma D'Oro girando Pulp Fiction, un film seminale e rivoluzionario. “Quando farò calare la mia vendetta sopra di te”. Un cult movie per più di una generazione che lo lancia tra le stelle di Hollywood e lo immortala per sempre nella storia del cinema. Tra i produttori di quella pellicola c'era anche Harvey Weinstein, il grande mogul della Hollywood liberal che all'alba del nuovo millennio, terrà a battesimo l'esordio cannense di un altro protagonista di questa notte stellare, Leonardo DiCaprio con Gangs of New York. “Gli attori devono fare un sacco di cose pericolose”. Passano dieci anni prima che l'ex eroe bambino di Titanic e il vate incontrastato del cinema pulp, incrocino per la prima volta le loro parabole con Django Unchained, in cui Tarantino rende omaggio a uno dei filoni da lui più venerati, lo spaghetti western. Non vedevo l'ora di lavorare con Quentin Tarantino. Insieme abbiamo creato un personaggio incredibilmente disgustoso, autoindulgente e razzista. È ancora un titolo debitore della tradizione italiana come Inglorious Bastards, a celebrare il primo incontro tra Quentin e l'altra star di questa settantaduesima edizione del Festival francese, monsieur Brad Pitt. “È così che descrivi il tuo lavoro, Cliff? Cioè che ho la parte più dura? Sì e me ne vanto”. Il feeling tra Quentin e Cannes conosce altre tappe, proietta l'integrale di Kill Bill, da Presidente della giuria premia Michael Moore per Fahrenheit 9/11 e fa dichiarazioni come questa. Le proiezioni digitali sono solo televisione in pubblico e se apparentemente a tutti quanti questo sta bene, il cinema che io conoscevo è morto. Pitt e DiCaprio saliranno ancora più volte la Monte de Marches, Bread è nel 2011, col capolavoro di Terrence Malick, The Tree of Life che vince addirittura la Palma D'Oro. Il sogno americano sembra non funzionare, per il padre che io interpreto e questo produce un sentimento di rabbia che finirà per trasferire a suo figlio. Invece Leo, calcando le orme di Robert Redford, incarna una delle massime icone della letteratura statunitense, il grande Gatsby, per una performance da standing ovation. Hello, Sky Cinema. Please.