“Era un commissario”. “Francese”. “Non lo so”. “Non ho nemmeno studiato, quindi è colpa del sistema scolastico”. “Uno che parlava col cuore e credeva nella politica con la P maiuscola”. “La cosa che le dà più fastidio sentir dire di lei?” “Che sarei triste, perché non è vero”. “Quella leggerezza, quelle ossa piccole, quel sembrare quasi sempre che i vestiti ti stanno sempre grandi”. “Siamo un Partito Comunista”. “Sono per un Partito Comunista diverso”. “Quel concetto di diversità mi andava bene”. “Un italiano su tre vota Comunista”. “La Democrazia Cristiana prima o poi si dovrà decidere a fare i conti col Partito Comunista e con l'insieme delle forze della Sinistra”. “Noi abbiamo questo assillo: di evitare che si crei una spaccatura nel popolo italiano e nello schieramento politico italiano, in quanto riteniamo che questo può essere un fatto molto pericoloso per le sorti della democrazia italiana”. “Era una persona integerrima, timida, ma col martello. Non fu mai incudine Berlinguer. Era il massimo di quello che un democratico può desiderare”. “E' una parola che non mi ha mai fatto paura la parola “comunista”, a me, in Italia, perché l'associo con quella faccia, con quelle parole, con quell'onestà”.