Per me il punto di partenza è stata la risata che ovviamente è un tratto caratteristico di Joker. Quando Tod, il regista, me ne ha parlato per la prima volta ha detto che doveva essere una risata sofferente e questo è un modo molto intelligente per definirla. Tod mi ha dato una chiave per interpretarla. Mi ha mostrato dei video e questo è stato proprio il mio punto di partenza. Poi ho provato a lavorarci da solo ho trovato un mio modo di dargli vita, ma volevo che Tod mi vedesse e quindi gli ho chiesto di venire da me e di farmi un provino per sapere se per lui funzionava.