Di cosa parla Lost? Di un gruppo di naufraghi su un’isola deserta? No. Di un gruppo di persone che devono affrontare un posto magico? No. Delle dinamiche interpersonali all’interno di un gruppo di persone costrette in un luogo? No. Di una botola? Degli «altri»? Di un orso polare che si aggira su un’isola tropicale mentre un fumo nero ingoia senza una logica ben precisa? No, no e ancora no. La risposta più esatta forse è che Lost viviseziona l’inevitabilità e il potere del destino, di come e quanto l’uomo rimarrà sempre ago della bilancia nella sfida ancestrale tra il bene e il male. Azione, commedia, dramma, avventura, fantasy, sono tutte solo espressioni di una visione che è unica e solida: ci sono tante strade e portano tutte solo in un posto e il senso alla nostra vita lo diamo noi nell’applicarci passo dopo passo su come affrontare quel percorso. Per chi volesse ripassare la serie in vista dell’uscita del documentario, Netflix l’ha resa nuovamente disponibile. E per chi si dovesse trovare a Los Angeles o Londra, rispettivamente il 22 e il 19 settembre, la puntata pilota sarà proiettata al cinema.