Ogni storia d'amore ha i suoi dissapori e le sue liti e alle Cinque Terre, in Liguria, Via dell'Amore non fa eccezione. La passeggiata più romantica del mondo, tra mare e scogliera, dal primo luglio, ha acceso il dibattito tra i sindaci. Un biglietto da €5 per percorrere i primi 160 metri: decisione di Riomaggiore che esenta residenti, ex residenti e proprietari di seconde case nel piccolo paese ligure che comprende anche Manarola ma non gli abitanti di Vernazza, Corniglia e Monterosso. Il ticket esclude i servizi della Cinque Terre Card. Sui social parte la campagna dal titolo eloquente "La bellezza non ha prezzo". "Ci auguriamo che il Comune di Riomaggiore faccia un passo indietro e torni sui propri passi, scongiuri la possibilità e la logica che la Via dell'Amore non sia più inserita nella Cinque Terre Card, sin da adesso, sin da subito, quindi noi rivogliamo e chiediamo che la Via dell'Amore, come è sempre stato, venga reinserita nel circuito della Cinque Terre Card, che sia fruibile a tutti i residenti delle Cinque Terre". Serve offrire ai visitatori un'esperienza consapevole. Qui il prossimo anno nascerà un museo a cielo aperto, replica la sindaca di Riomaggiore. Via dell'Amore è oggetto di un intervento di messa in sicurezza da €22 milioni, un'opera approvata dopo la frana del 2012 che portò a chiudere e che sarà completata nel 2024. "Non c'è alcuna intenzione da parte del Comune di Riomaggiore di andare avanti in autonomia, insomma, rispetto al progetto futuro. Anzi io ho dichiarato fin da subito che il progetto del museo che noi abbiamo proposto e che abbiamo messo sul tavolo sarà realizzabile esclusivamente in collaborazione con tutte le istituzioni, quindi non si prevede alcuna esclusione dalla Cinque Terre Card. Quest'anno abbiamo voluto attivare questa sperimentazione per avere anche un feedback direttamente dai turisti per capire quanto sia gradito loro anche questo nuovo approccio, questo nuovo modello". Spiega la sindaca concedendo così qualche apertura ma difendendo la sua decisione: sono 160 metri, non è pensabile il libero transito ai 4.000 residenti dei comuni, serve un nuovo modello di turismo. In questa caldissima estate alle Cinque Terre sono previsti quasi 4 milioni di visitatori.