I dati dell'Arpa parlano chiaro nelle prime due settimane di ottobre l'aria in tutto il Piemonte è stata pessima. Per sette giorni a Torino e otto a Vercelli è stata superata la soglia di 50 mg per mc di polveri sottili. Mai era accaduto in questo periodo dell'anno, prima ancora dell'accensione dei riscaldamenti che contribuiscono in maniera decisiva alle emissioni. "Noi abbiamo avuto le prime due settimane di ottobre molto siccitose, senza ricambio d'aria, con un'alta pressione e inversione termica che sono le caratteristiche invernali ma che sono state anticipate proprio per, cambiamenti climatici che portano ad avere una situazione diversa. Non avevamo ancora il contributo del riscaldamento significativo, quindi questo dimostra come se nella stagione invernale abbiamo l'integrazione di condizioni climatiche non favorevoli e inquinamento diffuso legato anche al riscaldamento e la mobilità, le nostre città si possono trovare una condizione. critica per quanto riguarda la qualità dell'aria". Per diminuire l'inquinamento in modo particolare nella Pianura Padana, oltre ad una mobilità maggiormente sostenibile e ad un uso più consapevole del riscaldamento, si punta anche sulle nuove tecnologie: "Si sta lavorando per cercare di introdurre i biocarburanti che potranno consentire in futuro di avere delle auto anche a parità di motorizzazione meno inquinanti". .























