"Federica Gasbarro mi ha colpito che leggendo il programma di questa Pre-COP26 ho letto: i due giovani leader riferiscono sul movimento di Milano. L'idea del giovane leader non è che appartiene a una generazione che non c'entra niente già con il cambiamento climatico che dobbiamo tutti portare avanti?" "Forse l'idea del leader giovane o anche della figura semplicemente dei ragazzi in contesti così istituzionali insomma, prerogativa di pochi fino a qualche giorno fa è un elemento di novità, però credo che debba stabilirsi un dialogo intergenerazionale e mi piace sottolinearlo sempre perché solo facendo squadra che veramente verremo a capo di questa situazione." "Parisi, oggi parlando qui, Premio Nobel per la Fisica, ha detto che i paesi ricchi, i paesi industrializzati, devono avere la decenza di non chiedere troppo ai paesi emergenti. Voi giovani siete pronti per questo scambio?" "Certo ma non è che non dobbiamo chiedere troppo, noi dobbiamo dare, dobbiamo dare supporto economico, supporto sotto ogni punto di vista per permettere ai paesi più vulnerabili di cercare di recuperare, crescere però farlo in maniera sostenibile, ma soprattutto prepararsi agli eventi purtroppo atmosferici estremi che ci aspetteranno e che già, a cui già loro stessi stanno soccombendo, quindi senza il nostro aiuto non potranno venirne fuori." "Queste aule parlamentari vi danno l'idea di qualcosa che davvero possa cambiare o di una palude che poi alla fine lascerà tutto quanto più o meno com'era?" "È molto difficile rispondere a questa domanda perché da un lato guardando ciò che è stato in passato verrebbe da dire no è semplicemente il famoso blablabla di cui parla Greta, però credo che se queste sono le uniche occasioni che abbiamo per poter far sentire la nostra voce, per poter tutti insieme lavorare e fare qualcosa, allora ben venga. Del resto, le COP, riuniscono al capezzale della terra Capi di Stato provenienti da ogni parte del mondo, quale altra occasione abbiamo se non quella? Quindi, voglio essere ottimista e aggrapparmi a qualsiasi opportunità, pur di venire fuori dal problema del cambiamento climatico." "Sembra un po' paradossale, ma sempre prima, Parisi ci ha detto che potrebbe servire moltissimo convincere tutti ad abbassare la temperatura in casa e ad evitare di stare a 20° d'estate, questa è una cosa fattibile, perché procedere per legge, è quasi impossibile, perché nessuno verrà mai in casa a controllarci, è un cambio mentale, di prospettiva realizzabile?" "È possibile e realizzabile solo e soltanto se la popolazione viene in qualche modo portata ad informarsi, a crearsi una coscienza relativa al problema, perché nel momento in cui si interiorizza un concetto, lo si fa proprio a quel punto la scelta di cambiare stile di vita verrà da se, non risulterà un qualcosa che viene dall'esterno, un volerti convincere a tutti i costi perché l'ho detto io, no, è un cambiamento che viene dal cuore di ognuno di noi, quindi, secondo me, bisogna partire dall'educazione dei più piccoli, dalle scuole e dalla divulgazione per i più grandi, solo così riusciremo veramente a far qualcosa." "Oggi e domani cosa gli dite a questa platea?" "Gli diciamo che vogliamo azioni concrete, rapide e basta parole. Siamo consapevoli che si tratta di una transizione, in quanto transizione dall'oggi al domani non possiamo aspettarci grandi risultati, però mai la si inizia, mai la si prende seriamente, mai si otterranno risultati, quindi noi siamo oggi qui a presentare i risultati di "Youth4Climate", che appunto è stato questo evento giovani che dal quale è uscito fuori un documento che sottolinea le necessità e le istanze dei giovani da tutto il mondo e niente, ci auguriamo che venga preso seriamente.".