C'è una enorme riunione di condominio che si tiene ogni anno in una città diversa, partecipano tutti i Paesi del mondo, ci sono i capi di Stato, ci sono gli attivisti, a volte arrivano anche attori e personaggi del mondo dello spettacolo questa riunione si chiama COP, ma che cosa è e a che cosa serve una COP? Partiamo dal nome, COP sta per conferenza delle parti ed è un appuntamento che dura due settimane, organizzato dalle Nazioni Unite all'ordine del giorno di questa mega assemblea c'è la crisi climatica, provocata dall'uomo con l'utilizzo di combustibili fossili, cioè carbone, petrolio, gas. È il momento in cui vengono prese le decisioni più importanti per risolvere quello che è un problema globale e quindi richiede soluzioni globali, per questo leader e negoziatori si incontrano nello stesso luogo, quindi come funziona? I leader e i capi di Stato danno il via alle negoziazioni che proseguono a porte chiuse, si litiga, si discute, basta una virgola o un aggettivo per far saltare tutto e ricominciare. Si creano alleanze tra Paesi e ci si scontra anche, una delle discussioni riguarda ad esempio se mettere per iscritto il Phase Down, quindi la riduzione delle fonti fossili, oppure il Phase Out, l'abbandono di queste fonti, tutto in vista del momento finale, l'assemblea che deve approvare per consenso i testi finali, non si procede per maggioranza, non basta una maggioranza, per questo le discussioni sono lunghe e complesse ed l'unico momento dell'anno in cui anche i Paesi più piccoli e maggiormente minacciati dalla crisi climatica, come ad esempio la piccola Tuvalu, può far valere le proprie ragioni davanti a giganti come Stati Uniti e Cina. La COP più importante finora è stata la numero 21, quella che si è tenuta nel 2015 in Francia in quell'occasione è stato firmato l'accordo di Parigi. Cosa prevede l'accordo di Parigi? Tutti i Paesi si impegnano a mantenere il riscaldamento globale ben al di sotto dei due gradi centigradi rispetto ai livelli preindustriali puntando al grado e mezzo, cosa cambia in mezzo grado? Tantissimo, superati i due gradi, ad esempio, la barriera corallina non esiste più e ogni decimo di grado è importante per quanto riguarda le conseguenze sull'innalzamento del livello dei mari o il verificarsi di eventi estremi sempre più intensi e sempre più estremi. Ma come si fa a limitare la temperatura? L'accordo di Parigi prevede che i Paesi si impegnino a presentare dei piani per ridurre le emissioni di gas serra, cioè quelli che provocano il riscaldamento globale e questi piani devono essere resi sempre più ambiziosi ogni cinque anni. Ma insomma le COP sono utili, servono a qualcosa oppure no? Sono macchine complesse e lente, hanno tanti difetti ma al momento sono l'unico strumento democratico che abbiamo a disposizione e portano a dei risultati, senza l'accordo di Parigi, ad esempio, le previsioni di aumento della temperatura media globale, rispetto ai livelli preindustriali era un di 4 gradi entro la fine del secolo, uno scenario catastrofico, anche gli scenari attuali non sono rassicuranti, ma le soluzioni ci sono, serve la volontà politica per attuarle, serve quello e tanta diplomazia.