Un taglio al metano e uno stop alla deforestazione. Giornata di annunci alla Cop26, la Conferenza sul Clima delle Nazioni Unite che si tiene Glasgow. Il primo accordo importante, riguarda il metano. Una coalizione di 85 Paesi guidati dagli Stati Uniti, si impegna a tagliare di almeno il 30%, entro il 2030, le emissioni di metano. Un annuncio importante, considerato che si tratta del secondo gas responsabile del riscaldamento globale, dopo l'anidride carbonica: rispetto alla CO2, resta per meno tempo nell'atmosfera, ma è più inquinante. Per questo, secondo alcuni, il taglio del 30% potrebbe non bastare per centrare l'obiettivo del "grado e mezzo". E poi ci sono le foreste, l'intesa riguardo l'85% delle foreste del pianeta e comprende anche Brasile, Russia e Cina. La promessa, è di fermare la deforestazione entro il 2030. Sarebbe un passo importante, visto che le cattedrali della natura, come le ha definite Johnson, contribuiscono all'assorbimento dell'anidride carbonica. Già nel 2014 era arrivato un annuncio simile sulla salvaguardia delle foreste, ma le promesse non sono state mantenute. Questa volta potrebbe essere diverso, anche per il coinvolgimento dei privati. Dalla Cop, arriva anche un piano per rendere le tecnologie verdi più economiche ed attraenti rispetto alle alternative. Un piano che comprende i Paesi che rappresentano i due terzi dell'economia globale, Cina compresa. Pechino, fra l'altro, fa sapere di essere fiduciosa su una possibile intesa sul regolamento del mercato del carbonio, uno degli obiettivi della conferenza. Cos' i Leader lasciano la Scozia, ma a Glasgow, rimangono i negoziatori per due lunghe settimane di trattative.