L'accordo di Parigi prevede che bisogna contenere la temperatura, l'incremento di temperatura a fine secolo è due gradi, e fare ogni sforzo per stare a lunga del mezzo. La EPCC, la scienza ci dice che per poter ottenere questo risultato occorre al 2030 avere una diminuzione delle emissioni pari al 43%. Quindi la EPCC dice che bisogna toccare il picco di olio e carbone, l'avremmo già dovuto raggiungere, e quello per quanto riguarda il gas al 2025. E poi avere un andamento discendente sino ad arrivare al net zero al 2050. In tutto questo in face out non c'è, quello che c'è è un face in down. Certo poi quando parliamo di face in down deve essere effettivo. Cioè dobbiamo consentire una diminuzione dell'uso dei combustibili fossili tale da arrivare al 2030 a raggiungere l'obiettivo del 43% di diminuzione. La richiesta, la call per il triplo per le energie rinnovabili vuol dire 11 terawatt al 2030. Ecco, quegli 11 terawatt sono a colmare il gap fra la domanda che pur con le misure di efficienza tenderà leggermente ad aumentare al 2030 col fatto che useremo meno carbone per diminuire le emissioni, ecco, quegli eleven terawatt sono quella quantità di energia rinnovabili che ci consente di mantenere l'obiettivo del 43% di riduzione mantenendo il mercato in funzionamento.