"I leader del mondo devono mettere i bambini al centro dei risultati della Cop28, le loro vulnerabilità, i loro bisogni e i diritti che meritano." Questo l'appello dell'Unicef che sottolinea come questo aspetto sia ancora assente nonostante la crisi in atto, stia cambiando non solo il pianeta ma i bambini stessi. I loro corpi e le loro menti sono particolarmente vulnerabili agli impatti del cambiamento climatico sono colpiti in modo sproporzionato da una crisi che non hanno creato. Si legge nel rapporto pubblicato in occasione dell'apertura dei lavori a Dubai. L'Unicef lancia il suo grido d'allarme e pone un obiettivo: "Proteggere un miliardo di minori messi a rischio dalla crisi e garantire loro il diritto a un pianeta pulito, sano e sostenibile." Gli Stati devono quindi promuovere politiche climatiche orientate ai più piccoli, i dati sono eloquenti. Meno della metà dei contributi determinati a livello nazionale sono attenti alle esigenze dei minori, solo il 2,4% dei finanziamenti per il clima può essere classificato come Child-Responsive, su 591 progetti approvati, tra il 2006 e il 2023, solo uno è concentrato sull'istruzione. La parola bambini è praticamente assente da diversi rapporti di sintesi del gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico. Per questo l'Unicef chiede ai leader di inserire i minori nella cover decision della Cop28 e convocare un dialogo tra esperti, includere i diritti dell'infanzia nella governance, nel processo decisionale del Fondo, è il primo passo per garantire che i più piccoli siano presi in considerazione e ottengano risposte. Alla Cop28 l'Unicef lavorerà con più di 100 bambini e giovani attivisti per il clima, anche nei paesi più colpiti dalla crisi climatica. Questi i temi principali, la salute dei minori influenzata dai cambiamenti climatici, ben 739 milioni di bambini sono esposti a una scarsità d'acqua elevata e la partecipazione dei giovani il 6 dicembre, per la prima volta in una Cop28, durante una conferenza stampa i bambini di 13 paesi prenderanno la parola per parlare delle loro esperienze e rivolgeranno i loro appelli ai leader mondiali.