Una bozza di accordo dove non c'è traccia di accordo. Si presenta così il testo che la presidenza la Cop29 diffonde a poco più di 24 ore dalla fine della conferenza, che deve trovare un nuovo obiettivo per la finanza climatica. Il documento riflette ancora le divisioni emerse a livello ministeriale, ma non c'è nessuna formula che suggerisca un compromesso. Guterres, di ritorno dal G20 di Rio, che ha sbloccato il negoziato di Baku, lancia la volata finale ai ministri. Dopo la diffusione del testo i leader delle delegazioni si mostrano critici. Un testo inaccettabile, avverte il commissario europeo extra mentre la delegazione dei paesi africani affiancata dalla Cina, vuole vedere nero su bianco un numero, 1300 miliardi, la cifra che i paesi in via di sviluppo chiedono ai più ricchi per affrontare la transizione e adattarsi alle conseguenze della crisi climatica. I paesi sviluppati si dividono in chi immagina un obiettivo nell'ordine dei 1000 miliardi e chi non si sbilancia e vuole conoscere la modalità di erogazione prima di pronunciarsi. Nelle prossime ore vedremo se la presidenza azera ha nel cassetto una versione che accontenti entrambe le parti.