Cosa accade dentro e fuori la COP? Partiamo dall'esterno, ma con una premessa importante, nelle due settimane in cui si svolge il vertice delle Nazioni Unite sul clima, il luogo dove si svolge il vertice ricade formalmente sotto il controllo delle Nazioni Unite. All'esterno ovviamente rimane sotto il controllo del Paese ospitante, e nelle ultime ore abbiamo assistito a cosa vuol dire, tornare in una democrazia perché veniamo da una serie di conferenze sul clima che si sono svolte in Paesi non democratici. Lo abbiamo visto perché sul fiume Guamà è arrivata una parata, c'è stata una parata di barche, chiamate la Flotilla con a bordo attivisti, comunità indigene, rappresentanti delle organizzazioni sindacali, c'erano anche i politici come Susanna Mohammed, che è stata a lungo ministra dell'ambiente nel governo di Gustavo Petro. Insomma, il governo brasiliano voleva che questa fosse una COP del popolo, questo è un segnale che va in questo senso, anche perché ha anche dei riflessi, come ci insegnano le COP precedenti, poi all'interno dei negoziati, serve a mettere pressione. Allora andiamo a vedere cosa accade poi all'interno della conferenza. Gli osservatori parlano di negoziati che procedono in maniera costruttiva, anche se su alcuni punti la presidenza della COP ha scelto di rimandare la discussione ai prossimi giorni, in particolare a sabato, su alcuni temi che riguardano ad esempio la finanza e i soldi da destinare ai Paesi più deboli che più subiscono le conseguenze della crisi climatica. In tutto questo è arrivato un appello da parte di 400 tra organizzazioni come il WWF o anche organizzazioni di attivisti come il Climate Action Network, contro la disinformazione sui temi del clima, i firmatari denunciano che la diffusione di notizie false e contenuti manipolati sul clima mina la fiducia pubblica e ostacola l'adozione di politiche efficaci per contrastare la crisi climatica. .























