È iniziata la COP 30 di Belem, la conferenza sul clima delle Nazioni Unite che si tiene appunto in Brasile ed è iniziata con segnali incoraggianti perché è stata approvata l'agenda formale dei lavori di questi di queste due settimane di negoziato ed è stata approvata senza gli scontri che solitamente si verificano in questo appuntamento. Cosa verrà discusso dunque in queste due settimane, ad esempio di come affrontare, il divario che è emerso dal rapporto di sintesi sui cosiddetti NDC, cioè gli obiettivi climatici che i paesi periodicamente presentano alle COP, gli ultimi obiettivi non rispondono alle esigenze, per centrare gli obiettivi dell'accordo di Parigi, come affrontare questo divario sarà uno degli obiettivi di questa COP. Nella giornata di ieri un altro segnale incoraggiante è arrivato dalla menzione all'abbandono dei combustibili fossili. Una cosa che era stata già messa nero su bianco nella COP 28 di Dubai è che si era un po' persa per strada, vedremo se si riuscirà a inserire un riferimento nella decisione finale di questa conferenza all'abbandono dei combustibili fossili responsabili della crisi climatica e poi nella prima giornata abbiamo ascoltato anche le parole, che cercano di alzare il livello dell'ambizione, come si dice, anche con una certa retorica da parte del presidente Lula, che ha detto stiamo andando nella direzione giusta, ma alla velocità sbagliata e anche del numero uno dell'organismo dell'ONU che si occupa di cambiamenti climatici, Simon Stiell, che invece ha ricordato alle delegazioni presenti come in questa COP, l'obiettivo è quello di combattere la crisi climatica insieme e non combattersi a vicenda, e tutto questo mentre fuori dai tavoli negoziali oggi, si discuterà soprattutto di adattamento nelle città e di intelligenza artificiale. .























