"Il numero di quanti soffrono di malnutrizione è in aumento e ci restituisce l'immagine di un mondo in preoccupante ritardo nel perseguimento degli obiettivi dell'agenda 2030 delle Nazioni Unite." È nel discorso del Presidente della Repubblica il senso di questa giornata mondiale dell'alimentazione. Sergio Mattarella parla all'assemblea plenaria della FAO, il fondo alimentare delle Nazioni Unite, per esprimere la sua preoccupazione. "Assistiamo invece ad un preoccupante aumento delle tensioni internazionali, ad un allargarsi delle faglie tra Paesi e tra regioni, ad una,a un ritorno di atteggiamenti imperialistici e dei nazionalismi." L'insicurezza alimentare non è solo scarsità di cibo, è anche mancato accesso all'acqua, prosegue Mattarella, che ammonisce è un delitto trasformare cibo ed acqua in strumenti di conflitto. Sulla stessa linea il messaggio inviato da Papa Francesco; l'acqua non dovrebbe mai essere concettualizzata come una mera merce. Quasi due miliardi e mezzo di persone vivono in paesi con situazioni di stress idrico, negli ultimi 20 anni ogni abitante del pianeta ha perso, circa, un quinto dell'acqua potabile a disposizione. La rapida crescita demografica, l'urbanizzazione, lo sviluppo economico e il cambiamento climatico stanno mettendo a dura prova le nostre risorse idriche. Entro il 2050 la domanda di acqua per l'agricoltura aumenterà del 35%. Il tempo scorre ammonisce il direttore generale della FAO. "I governi hanno bisogno di dare una priorità all'acqua, nelle loro politiche e nella pianificazione in tutti i settori anche nell'ecosistema acqua, cibo, energia. Soluzioni innovative devono essere sviluppate insieme a partner, compreso il settore privato." Le soluzioni si trovano nell'agenda 2030 delle Nazioni Unite siamo in ritardo, ma ancora non tutto è perso.