50 anni e lo stesso spirito Indomito, la stessa voglia di combattere sempre in prima linea, portando avanti gli stessi ideali che hanno caratterizzato la sua infanzia, la sua giovinezza. Mezzo secolo fa nasceva Greenpeace. È il 15 settembre del 1971, quando un gruppo di 12 attivisti salpò da Vancouver, a bordo di un peschereccio, per provare a bloccare dei test atomici statunitensi nel Pacifico, nell'isola di Amchitka, la missione fallì, l'esercitazione voluta dall'allora Presidente Nixon, ci fu comunque. Ma quei ragazzi, a bordo dell'imbarcazione ribattezzata "The Greanpeace", avevano aperto la strada ad un nuovo modo di far attivismo, un modo pacifico ma teatrale e sicuramente, mediaticamente molto efficace. 50 anni dopo, Amchitka Greenpeace, non è più un piccolo peschereccio, ma un'armata con ufficio in 55 paesi, milioni di sostenitori in tutto il mondo e migliaia di campagne organizzate a volte con successo, a volte meno, ma sempre originali, dirompenti e pronte a richiamare, platealmente, governi e aziende alle loro responsabilità. Impossibile dimenticare quelle per la protezione dell'Artico, con gli attivisti arrestati per oltre due mesi, per avere abbordato una petroliera russa o per l'Antartide, dove Greenpeace è l'unica Ngo a possedere una base installata negli anni 80, per avere pari diritto di voto degli Stati, che avevano già una presenza lì. Forse il loro successo più grande però, è la moratoria internazionale alla caccia alla balena a fini commerciali introdotta nell'86, anche grazie al lavoro costante di denuncia fatto da Greenpeace, che continua a smascherare chi, come il Giappone, fatica a rispettare gli accordi. Perché al di là delle azione spettacolare, il metodo Greenpeace, passa anche per una ricerca puntigliosa e per una costante pressione politica nelle sedi istituzionali. Forma e sostanza dunque, che nelle prossime settimane, vedremo concentrarsi sulla preparazione per la "Cop26" di Glasgow, in programma a fine anno. Un appuntamento in cui i governi sono chiamati a dare risposte a quesiti e problemi che Greenpeace solleva da 50 anni e che in molti casi sono rimasti ancora senza soluzione.