C'è un nuovo dato preoccupante, che porterà tempeste più violente con piogge e venti più forti, e quindi, con un maggior rischio di inondazioni anche in Italia. Il dato riguarda l'Oceano e ci dice che la sua temperatura è aumentata di un valore compreso tra gli 8 e i 15 ZettaJoule rispetto al 2022. Per avere un'idea, un ZettaJoule equivale al doppio della quantità di energia che alimenta ogni anno l'economia mondiale. I due valori sono imputabili a diversi metodi di calcolo, ma entrambi, messi insieme, restituisco una curva verso l'alto sorprendente. Le misurazioni affidabili sulle acque partono dal 1940 ma, secondo gli scienziati, è probabile che l'Oceano non è mai stato così caldo negli ultimi 1000 anni e che si sta riscaldando a una velocità mai vista negli ultimi 2000 anni. Scenario globale ma con picchi locali: il Mar Mediterraneo, nel 2023, si è confermato il bacino che si scalda più velocemente, raggiungendo il valore più elevato dall'inizio delle rilevazioni moderne. Lo studio è stato pubblicato dalla rivista “Advances in Atmospheric Science”, che ricorda come le acque oceaniche ricoprano il 70% del pianeta e assorbano circa il 90% del calore causato dal riscaldamento globale. Il forte aumento riguarda anche la stratificazione e la salinità delle acque. Le aree salate continuano a divenire sempre più salate, con conseguenze dirette sulla vita marina, sulle correnti oceaniche e sulle interazioni con l'atmosfera. Nei giorni scorsi era arrivata la conferma che il 2023 è stato l'anno più caldo mai registrato. Anche nel caso dell'Oceano, all'origine delle anomalie, c'è soprattutto la crisi climatica provocata dall'uomo con i combustibili fossili. Le conseguenze continueremo a vederle anche nei prossimi 12 mesi.