"Prendete nota: oggi è una data storica, punto". Il fondatore di Slow Food, Carlin Petrini, è netto nel definire il nuovo corso di laurea in Food Tech for Ecological Transition, appena presentato all'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Un corso triennale, unico al mondo, che partirà nell'autunno del 2026 in collaborazione con il Politecnico di Torino, con l'obiettivo di formare una figura professionale che ancora non esiste sul mercato: un esperto di cibo che racchiuda in sé competenze tecniche e umanistiche. "Nelle aziende del campo alimentare, questa necessità di avere qualcuno che è un tecnico ma con una visione umanistica e sociale è molto forte: un pensiero strategico sul cibo. Questo a volte manca soltanto se si ha una formazione esclusivamente ingegneristica e tecnologica. Quindi cerchiamo di unire questi due aspetti". Numero chiuso, al massimo 110 studenti, interamente in inglese e con tante ore in laboratorio e sul campo. Questo corso di laurea vuole rimodellare la produzione alimentare. "È un corso nuovo per studenti che riusciranno ad avere un approccio da garantire piena sostenibilità allo sviluppo del cibo del futuro. Massimo garantire piena sostenibilità allo sviluppo del cibo del futuro". .























