Decarbonizzare può non essere solo un costo e diventare perfino un'opportunità. Uno studio a livello globale del Sant'Anna, basato su modelli di simulazione numerica durato cinque anni e pubblicato da Nature Sustainability, evidenzia come una combinazione mirata di politica industriale verdi, sussidi selettivi e una carbon tax moderata, presenti la strategia più efficace per accompagnare la transizione ecologica. "Muoverci verso una traiettoria di sviluppo sostenibile verso le rinnovabili, verso un percorso di elettrificazione dell'industria genera opportunità di crescita e di creazione di posti di lavoro. Ci sono alcune politiche che rendono questo percorso più veloce, più efficace e più stabile. Per regolamentazione si intendono divieti, ad esempio per la costruzione di nuovi impianti a combustibili fossili e l'imposizione di standard, ad esempio sull'elettrificazione dei processi industriali. Secondariamente è importante il ruolo dell'investimento pubblico. È importante che da parte del governo ci siano degli incentivi per la ricerca verde e ci siano degli investimenti pubblici per generazione di energia elettrica tramite le rinnovabili". Le scelte dell'Italia vanno nella giusta direzione? "Direi solo parzialmente. Credo che a livello nazionale sia difficile fare un quadro complessivo, è più facile guardare a come ci muoviamo all'interno del contesto europeo, alcune direzioni sono positive, stiamo discutendo ad esempio, divieto di installazione di nuovi boiler a gas nel 2035 nel 2040. Questo è un meccanismo che va esattamente nella direzione che proponiamo, non è sufficiente, deve essere esteso, deve essere complementato anche da un forte intervento del supporto pubblico nella spesa per riuscire a raggiungere la sicurezza energetica e la produzione di energia su larga scala tramite le rinnovabili. Su questo siamo indietro".























