È uno dei capolavori della letteratura tra i più tradotti al mondo, dall'inglese al latino, dall'arabo fino al vietnamita. Compie 140 anni il Pinocchio di Collodi, pseudonimo di Lorenzini, che vendete i diritti della sua opera, come testimonia questo documento, per cinquecento lire. "Questo è il contratto stipulato dalla libreria editrice Paggi con Carlo Lorenzini per la pubblicazione del Pinocchio". Le avventure di Pinocchio erano uscite a puntate per il Giornale dei Bambini nel 1881 e divennero un volume unico nel febbraio del 1883. Un libro tragico, alternativa dark al Cuore di De Amicis. Affronta tematiche moderne: la giustizia corrotta, la medicina che divide, la famiglia che non è quella tradizionale, il paese dei balocchi come alternativa alla scuola che forse per vendetta ha sempre ignorato il romanzo. Ma il messaggio davvero universale è che i bambini e gli uomini possono sbagliare. "È come se il Collodi che sappiamo essere stato anche un po' deluso dall'epoca risorgimentale cercasse di dire che la riabilitazione è un percorso in realtà molto personale e quindi bisogna fare i conti con la propria coscienza". Per l'anniversario l'editore storico Giunti lo festeggia con un'edizione speciale e un audio-libro con la voce di Lella Costa e le musiche di Paolo Fresu e Glauco Venier. "Pinocchio è un grande romanzo di formazione e per questo sta a buon dritto tra i classici e lo continui a leggere e ogni volta che lo leggi a seconda dell'età che hai lo leggi in un'altra maniera". Ma con un grillo parlante sempre al nostro fianco.