Resta in carcere Hawlader Pranto, 21 anni, cuoco di una masseria di Capua, nel Casertano. Lo ha stabilito il giudice per le indagini preliminari al termine dell'udienza di convalida del fermo, disposto dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere. Il giovane, di origini bengalesi e da diversi anni in Italia, è accusato di omicidio volontario. Avrebbe ucciso a colpi di forbici, al culmine di una lite nella cucina della masseria, il 17enne ghanese Alagie Sabally, aiuto cuoco e ospite di un centro di accoglienza per migranti. La causa scatenante, pare, la disposizione su una teglia di alcuni dolci che il ragazzo avrebbe effettuato in modo non corretto. Durante l'interrogatorio Pranto ha ammesso di aver litigato con la vittima e di aver afferrato le forbici, sostiene per difendersi da un'aggressione. La sua versione dei fatti è però ritenuta poco credibile dal giudice. La vittima infatti, secondo Pranto, si sarebbe ferita da sola con le forbici durante la colluttazione, compreso il colpo fatale al cuore. Un racconto giudicato inverosimile, che non concorda tra l'altro con la testimonianza del gestore della masseria. Il giovane, in carcere, è tenuto sotto stretta osservazione. "Ha capito le conseguenze del gesto e quindi si trova in uno stato veramente prostrato. Ho trovato, questo lo devo dire ma non per secondi fini, la grandissima attenzione da parte della struttura penitenziaria perché dal primo momento è praticamente assistito a vista. Ovviamente intuiscono Maria Capua Vetere, Caserta. .