Corso Venezia, Milano, inizia a riempirsi già alle 11:30 del mattino quando arriva il gruppo dei giovani palestinesi, che chiede all'Anpi di poter sfilare in testa al corteo, assieme ai partigiani. Qualche tensione c'è. La zona viene circondata da decine di agenti in tenuta antisommossa. Le parti discutono ma alla fine trovano un accordo. Il corteo parte alle 14:30. La banda accompagna il percorso. Ci sono canti partigiani, slogan e tanti cittadini seguono e intonano le più popolari canzoni del periodo della liberazione d'Italia. Ci sono i gonfaloni delle città, delle istituzioni, seguiti dalle bandiere dei sindacati e di qualche partito politico. "In questo momento credo che ci debba essere un richiamo, non agli interessi patriottici che poi sono gli interessi di singoli e di singoli gruppi, ma all'interesse di questo grande continente che è uscito, attraverso un dramma, dalla seconda guerra mondiale. Ecco credo che il punto fondamentale sia questo". Nel momento in cui la Brigata ebraica entra nel corteo, diversi manifestanti per la Palestina contestano il gruppo. Ma "le tensioni internazionali non si devono ripercuotere sul 25/04" ricordano gli organizzatori che arrivano sul palco, in Piazza Duomo, e parlano della liberazione, della resistenza, con testimonianze dirette di chi quel periodo lo conosceva bene e faceva la staffetta per portare aiuti e per recapitare messaggi ai partigiani. Come Sandra Gilardelli, 99 anni, accolta da un lungo applauso. "Buon 25/04 a tutti". Il sindaco di Milano in queste giornate di lutto per la morte di Papa Francesco, ha voluto ricordare che proprio il pontefice defunto si era definito "un partigiano" nel luglio del 2013 durante una sua visita a Lampedusa. A Roma l'appuntamento è alle 8 del mattino a Porta San Paolo. Allerta alta per possibili scontri, ma la festa prevale, in una città già blindata per i funerali di Papa Francesco. .