Entrando all'alba nella zona rossa del Comune di Casamicciola il tempo sembra essersi fermato alla sera del 21 Agosto di tre anni fa. Nei cortili con le ciabatte dei bambini, nelle case, nelle stanze da letto, tra le bambole abbandonate e gli armadi crollati, nelle cucine con le stoviglie ancora da lavare. Arriviamo alla Chiesa di Santa Maria del Suffragio, dove morì una donna che passava di lì. E ritroviamo quel fiocco rosa ormai sbiadito che festeggiava la nascita di una bambina che oggi ha tre anni. Nella zona Santa Rita ci sono le terme più antiche dell'isola. Gli alberghi chiusi sono 13, ci vorrebbe poco per rimetterli in piedi, ci spiegano Giuseppina e Antonio mentre ci accompagnano nella loro struttura dove rilevatori sismici hanno preso il posto di turisti nelle grotte naturali. A poca distanza da Piazza Maio alcuni sfollati cercano di risistemare a proprie spese. La scritta lavori in corso suona come una beffa. Dal 21 Agosto siamo uscite io con le mie figlie e ad oggi ci troviamo, possiamo dire, per strada perché sono tre mesi che non percepiamo più il contributo di autonoma sistemazione. Negli alberghi sono rimaste una cinquantina di famiglie, ma il contributo è arrivato fino ad aprile. Adesso pretendono che andiamo via, ma non abbiamo dove andare. Abbiamo cercato dappertutto ma non ci sono case A settembre saranno a disposizione delle case. Annalisa Iaccarino è a capo del comitato dei terremotati, il suo albergo è chiuso come gli altri, ma nessuno di loro ha mai ricevuto alcun contributo, ci spiega, nonostante la legge preveda un rimborso a reddito perso. Quel numero è stato messo dalla Protezione Civile perché doveva essere un abbattimento immediato, invece a tre anni siamo ancora qui, come si può vedere, continuano a passare le macchine in una zona molto, molto pericolosa. E questo sono tre piani, tutti e tre i solai caduti, e hanno speso più di 200 mila euro per quest'impalcatura murandola, che non si sa quando verrà tolta, quando si poteva togliere nel giro di due giorni. Lo stato di emergenza è finito a febbraio, la gestione del piano di ricostruzione è ora nelle mani della Regione. Questa settimana dopo i ritardi dovuti all'emergenza Covid è stato istituito il gruppo di lavoro. Lungo la strada troviamo la scuola elementare, i lavori antisismici erano terminati a maggio, tre mesi dopo il tetto si è piegato e da allora è inagibile.