Più di 90000 persone, secondo gli organizzatori, hanno preso parte al Palermo Pride, l'unico in Europa che si è tenuto proprio nel cinquantesimo anniversario dei moti di Stonewall a New York. Questa data viene simbolicamente ricordata come il momento della nascita del movimento di liberazione gay. Le strade del capoluogo siciliano si sono trasformate in una festa di musica e colori, con slogan di rivendicazione dei diritti LGBT e striscioni di solidarietà nei confronti delle ONG che operano nel Canale di Sicilia ed in particolare nei confronti della Sea Watch che in questo momento è al centro di un braccio di ferro tra l'Italia e l'Unione Europea. "Stonewall ci ha insegnato a lottare per i diritti", dicono gli organizzatori del Palermo Pride, "e la parata era giusto che si facesse proprio in questo giorno". Abbiamo preferito rinunciare al sabato, pur di mantenere centrale il cinquantennale di Stonewall che è la prima rivolta, passata alla storia, della comunità LGBT, allora dei gay delle travestite. Per noi è simbolico mantenere questa data a Palermo. Abbiamo sposato il Pride al tema dell'accoglienza, anche quest'anno. In testa al corteo il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando. E' la conferma di questa città che vuole essere il punto di riferimento in cui siamo tutti diversi, perché siamo esseri umani, ma siamo tutti uguali perché siamo esseri umani, ma noi non ci fermiamo al 28 giugno, perché a settembre rifaremo una grande festa. La festa continua perché è la festa dei diritti di tutti e di ciascuno. Una manifestazione per i diritti di tutti e per tutti.