All'ingresso del parco c'è un pannello con una serie di contenitori in cui riporre il cellulare. All'interno un cartello ricorda che l'uso qui è vietato. "Non le pesa lasciare il telefono?" "No assolutamente, anzi". A Balestrate, comune di 6.000 abitanti sulla costa nord della Sicilia, tra Palermo e Trapani, è nato il primo parco giochi social free, che è anche il primo parco giochi in assoluto, per questo piccolo centro. "Questo progetto nasce dal desiderio di vedere i nostri bambini giocare in un luogo sicuro, all'aperto e soprattutto liberi dai dispositivi digitali". Stanchi di portare i figli a giocare nel parco più vicino a 20 km di distanza, dopo gli atti di vandalismo e lo stato di abbandono che avevano reso questo posto inutilizzabile, alcuni cittadini si sono riuniti nell'associazione genitori balestratesi, hanno coinvolto privati e commercianti, la scuola e il comune in una raccolta fondi che ha permesso di avviare i lavori per la realizzazione di questo spazio, accessibile anche ai disabili, poi completato grazie ai fondi di un bando regionale per i parchi inclusivi. "Questo progetto voleva essere un veicolo di un messaggio forte a livello educativo, a livello culturale e da qui è nata l'idea di un parco vietato ai telefoni. Una riflessione a riscoprire l'importanza dei valori autentici della vita, l'importanza di rispettare i beni pubblici e sono dei principi che si ispirano un po' alle parole di Papa Francesco che più volte ha invitato tutti noi a essere più sociali e meno social". Il cellulare per qualche ora è dimenticato, si pensa solo a giocare con gli strumenti di una volta, compresi campana e scacchi e si impara a prendersi cura di un bene comune che va protetto proprio perché è di tutti.