"È stata quasi una violenza alla propria casa. La CGIL è un luogo dei lavoratori, è un luogo democratico e vedere dei balordi, perché sono dei balordi, entrare nella nostra casa mi ha colpito e ha colpito tutto il mondo del lavoro". Erano in tanti, già dalle prime ore del mattino, nella sede del quartiere Japigia, davanti alla quale campeggia, simbolicamente, lo striscione che raffigura Benny Petroni, simbolo dell'antifascismo barese. "Nemmeno la pioggia vi ha fermati, bisognava essere qui per dare un segnale oggi?" "Quando è in discussione la democrazia in un Paese la CGIL è sempre pronta". "La Cgil è un presidio Democratico quindi attaccare la CGIL, assaltare l'edificio, ha un forte valore simbolico. Anche perché in prima fila c'erano degli esponenti di movimenti di estrema destra". "La CGIL è una colonna portante della democrazia del Paese. Quello di ieri è un attacco al cuore della democrazia del Paese". Tanti i messaggi arrivati sui cellulari dei dirigenti. "La cosa più bella sono stati i messaggi ricevuti, già ieri sera, dai lavoratori che dicevano: Forza. Noi siamo tutti con voi". E c'è chi, come il Segretario barese Gigia Bucci, è convinto che i fatti di Roma finiranno col ricompattare il movimento. "Questo episodio ha, di colpo, riunito il fronte dei lavoratori, indipendentemente dalle sigle di appartenenza, quindi una reazione necessaria, Io direi, che ora bisogna però governare. Anche rispetto all'appuntamento della manifestazione di sabato prossimo a Roma, laddove bisognerà essere non tanti ma tantissimi".