La necessità di collaborare sulle sfide globali come salute, clima e commercio internazionale e far sì che la ripresa post pandemia sia sostenibile e inclusiva, che dunque non lasci indietro i paesi in via di sviluppo. Saranno questi i temi al centro del vertice dei ministri degli esteri e dello sviluppo del G20 che si riuniscono in una Matera completamente blindata. Particolare focus sull'Africa cui sarà dedicata una delle sessioni di lavoro. Continente al centro delle attenzioni anche del Summit della coalizione anti Daesh tenutosi a Roma sotto la Presidenza del Ministro Di Maio e del Segretario di Stato Americano Blinken. L'Isis è sconfitto ma non sradicato, è il messaggio che ne arriva, ma se nelle zone in Iraq e Siria liberate dai miliziani la priorità è ora la stabilizzazione preoccupa sempre di più la crescente radicalizzazione che si registra in alcune aree africane a partire dal Sahel. Il Ministro Di Maio ha proposto una task force specifica per combattere la presenza dell'Isis nel continente, idea che trova il pieno sostegno di Blinken segno anche di un ritrovato feeling tra Roma e Washington nonostante rimangano alcuni distinguo sul nostro approccio alla Cina. Siamo un forte partner commerciale di Pechino, ha detto Di Maio, ma ciò non interferisce con le relazioni che abbiamo con Stati Uniti e Nato, alleanze non solo strategiche ma anche di valori. Tutto questo mentre dopo gli attacchi da Unione Europea e Stati Uniti, Cina e Russia rinsaldano i legami estendendo il loro trattato di cooperazione e allontanandosi sempre di più dall'occidente. Non è un caso che il Ministro degli Esteri cinese parteciperà al Summit solo in videoconferenza mentre è ancora incerta la presenza del russo Lavrov, assenze di peso che potrebbero compromettere il successo del vertice.