Ogni giorno, in media 60 milioni di standard metri cubi di gas, ovvero quasi un terzo del necessario a coprire il fabbisogno nazionale, arriva in Italia dall'Algeria, attraverso il gasdotto Transmed. 2 mila km di condutture che partono dai giacimenti di gas di Hassi R'mel attraversano la Tunisia, si inabissano nel Mediterraneo centrale e arrivano in Italia da questa porta di ingresso: l'impianto Snam di Mazara del Vallo. Cinque condotti attraversano il canale di Sicilia trasportando il gas che viene estratta a circa mille chilometri a sud-ovest dal punto in cui ci troviamo, nel cuore del deserto algerino. Il gas viene poi sottoposto ad una serie di lavorazioni in questo impianto. Il gas viene filtrato regolato in pressione, misurato fiscalmente, per poi poter essere immesso nella rete nazionale di Metanodotti, e quindi, raggiungere il nord Italia. Nel 2022, il gas transitato dall'entry point di Mazara del Vallo ha superato il gas immesso al nord Italia dalla Russia. Nei primi 4 mesi del 2022, dunque, l'Italia ha importato più gas dall'Algeria che dalla Russia; e, in vista della pianificata riduzione della dipendenza da Mosca, l'importanza di questa struttura diventa strategica. Se dovessero aumentare i flussi di gas, come da indicazioni del governo, quindi dall'Algeria, l'impianto di Mazara del Vallo può gestire fino a 100 milioni di standard metri cubi al giorno. I flussi di gas destinati ad alimentare i settori industriale termoelettriche e domestico potrebbero dunque essere incrementati e rifornire, passando per l'Italia, anche altri paesi europei. Tutto il sistema europeo è strettamente interconnesso e, negli ultimi anni, sono stati effettuati degli investimenti al fine di rendere tutti i punti di interconnessione tra le varie reti, dei punti in cui il gas può fluire in due direzioni: sia in ingresso che in uscita. L'Italia, da paese di consumo, potrebbe diventare anche paese di transito; e non soltanto di gas. Perché, nel quadro degli obiettivi climatici, sfruttando la rete esistente, l'impianto Snam siciliano potrebbe diventare snodo centrale per il trasporto tra le due sponde del Mediterraneo e la distribuzione verso nord di idrogeno verde a zero emissioni.























