Si chiama rigiocare il futuro e si concentra sulla seconda possibilità, troppo spesso negata a chi è detenuto. È un progetto ideato dalle associazioni Seconda chance e Sport senza frontiere, supportato dalla Fondazione in Tain. Siamo nel carcere di Secondigliano. Il progetto prevede la riqualificazione di un'area del penitenziario con la realizzazione di due campi da padel. In questo momento sono in corso i lavori di realizzazione dei due campi di padel che faranno parte della prima cittadella dello sport, che sarà realizzata in un carcere italiano. Vanno ad aggiungersi a un campo di basket realizzato precedentemente e poi poco distante avverrà la riqualificazione di un grande campo da calcio. "Diciamo che è la terza direttrice che segue questo istituto nell'ambito di un progetto di riabilitazione dei detenuti. La prima è la scuola, noi qui abbiamo tre scuole superiori, polo universitario penitenziario, seconda direttrice il lavoro. Abbiamo un polo, arti e mestieri. Terza direttrice lo sport." La seconda fase del progetto prevede l'avvio di corsi professionalizzanti, nell'ambito dello sport per diventare arbitri. "Non funziona sempre così evidentemente nelle carceri italiane? Diciamo che il panorama è complesso perché noi abbiamo istituti penitenziari almeno di due fasce, cioè quelli legati alle vecchie costruzioni che per struttura partono da un concetto di cameroni. Passare dal concetto di trattamento penitenziario a trattamento individualizzato diventa complesso se non una chimera, ma avere una stanza ridipinta, un bagno che abbia la titolarità di essere definito tale, un materasso pulito, credo che non siano delle delle chimere, sono delle cose realizzabili." .