A Napoli va in scena corteo funebre dei commercianti

02 nov 2020
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Una commemorazione funebre del commercio, in occasione del 2 novembre, tradizionale giorno in cui si celebrano i defunti. Ecco la marcia dei manifestanti che hanno voluto così annunciare la morte del settore produttivo della Campania, colpito dalle restrizioni decise dal Governo per contenere la diffusione del coronavirus. Stiamo organizzando il funerale dell'economia campana, del diritto al lavoro, del diritto alla salute, del diritto alla scuola. Stiamo morendo, stiamo morendo tutti, come azienda, come attività, come micro imprese, come tutto, quindi chiediamo un aiuto congruo dallo Stato. Se ci chiudono noi vogliamo che ci vengano riconosciuti i nostri diritti, perché abbiamo problemi con i fitti, dobbiamo pagare le tasse, dobbiamo pagare gli anticipi IVA. A protestare i commercianti, gli artigiani, i ristoratori, gli imprenditori, i liberi professionisti. Noi chiediamo innanzitutto un po' di chiarezza, insieme alla chiarezza vogliamo i fondi, perché veramente sono stati assenti su tutto. Partito dalla rotonda Diaz, dopo aver percorso il lungomare Caracciolo, il corteo, scortato dalla polizia, si è fermato sotto la sede della regione in Campania. I manifestanti chiedono contributi a fondo perduto e tutele per le loro attività commerciali, già pesantemente colpite e in difficoltà. Intanto i nuovi positivi sono leggermente in calo, 2861 i contagiati nelle ultime 24 ore, ma meno i tamponi, sono poco più di 15000 quelli che sono stati processati.

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