La sua arte è totale, dalla pittura al teatro, dalla scenografia alla pubblicità. In questo modo è possibile definire il lavoro di Fortunato Depero esponente di spicco del Movimento Futurista italiano. Alcune delle sue opere adesso sono esposte a Palazzo Riso, museo d'arte moderna e contemporanea di Palermo, nell'ambito della mostra intitolata "Depero mito presente". La mostra ripercorre la straordinaria carriera dell'artista scomparso nel 1960. Esposti al pubblico alcuni dei suoi lavori migliori: dai Balli Plastici del 1918, al Cabaret del Diavolo del '22 e fino al periodo in cui Depero visse a New York dove affinò la sua arte prima di tornare in Italia. Ad inaugurare la mostra è il critico d'arte e presidente del museo Mart di Rovereto, dedicato proprio a Depero, Vittorio Sgarbi che ha paragonato l'artista ad Andy Warhol. "Depero trova la sua più grande realizzazione nell'arte applicata e quindi non è un artista puro, è un artista impuro, è un artista contaminato, è un artista il cui unico riferimento potrebbe essere Andy Warhol. Cioè Depero anticipa Andy Warhol che non è un artista vero, nel senso che non è un artista come Francis Bacon, perché non gli importa nulla di affrontare il dramma dell'uomo che è della pittura più tragica e più vera. E quindi anche Depero nell'arte applicata trova la sua più alta espressione. Ma d'altra parte il nostro tempo è un tempo contaminato. Quindi non possiamo dire che ci sia in lui una forma di promozione della propria intimità. La sua intimità non c'è". La mostra, che ha una sezione dedicata al periodo in cui Fortunato Depero soggiornò in Sicilia, sarà aperta al pubblico fino al 15 gennaio.