La Sindaca di Settimo Torinese Elena Piastra nel suo ufficio firma l'ordinanza, eccola, che obbliga i suoi concittadini ad indossare la mascherina anche all'esterno, in tutti quei casi in cui non si riesca a garantire il distanziamento sociale. Nella centralissima via Italia qualcuno storce il naso, qualcun altro lo lascia fuori, anche se l'ordinanza parla chiaro. La mascherina deve essere indossata correttamente. Settimo Torinese conta 47000 abitanti e nella settimana che ha preceduto l'inizio della fase 2, il 4 maggio, aveva raggiunto l'obiettivo di zero contagi. Ma nelle ultime 3 settimane si è arrivati a 15 contagiati, un numero ancora basso, fortunatamente, ma che ha allarmato la Sindaca, preoccupata per una possibile risalita. La legge nazionale vieta gli assembramenti. La realtà non solo a Settimo ma in tutta Italia è che gli assembramenti, soprattutto la sera, sono una costante. Allora, non riuscendo ad intervenire in modo reale e realistico da nessuna parte, al di là dell'utilizzo dei volontari, della proposta dei volontari, l'utilizzo della mascherina invece è una scelta individuale di protezione degli altri, anche perché l'obiettivo è quello di abituarci ad utilizzare la mascherina in modo stabile anche per prepararci a quello che potrebbe essere l'autunno. L’ordinanza anticipa di qualche giorno un analogo provvedimento allo studio della Regione Piemonte. Il Governatore, Alberto Cirio, preoccupato e anche infastidito per gli assembramenti durante la movida dell'ultimo weekend e anche di lunedì a Torino per assistere al passaggio delle Frecce Tricolori, sta pensando infatti di estendere l'obbligo dell'uso della mascherina anche all'aperto, ma dal venerdì al martedì, perché la volontà di riaprire i confini il 3 giugno è forte, ma il Piemonte resta un sorvegliato speciale, nonostante per ora rientri tra le regioni a rischio basso.