Stiamo sperimentando un sistema basato sull'intelligenza artificiale. Serve, da una parte, a capire se le persone sono troppo vicine. In questo momento di fase due è importante capire le distanze, ma soprattutto, credo ancora più importante, valutare il rischio di possibili contagi in un'area. Garantire il distanziamento sociale, nella fase di convivenza con il Coronavirus, un aiuto concreto arriva da un software in 3D, realizzato da ingegneri informatici dell'Università di Modena e Reggio Emilia, che sarà presentato, il mese prossimo a Seattle, negli Stati Uniti. La professoressa Rita Cucchiara, direttrice del laboratorio nazionale di intelligenza artificiale, guida il team di 30, tra professori e ricercatori, che lo ha realizzato. In anteprima, ci mostra il funzionamento. La telecamera vede dove sono le persone, ricostruisce in 3D la posizione nello spazio, ricostruisce le distanze tra ogni persona. Quando gli archi sono in grigio, significa che sono perfettamente corretti, dal punto di vista della distanza, più diventa il colore verso rosso, più invece diventa pericoloso. Quando più persone rimangono per un certo periodo di tempo vicine, all'interno del metro, come richiesto, scatta un allarme vocale. Si prega di mantenere la distanza di sicurezza, grazie. Il sistema è totalmente compatibile con le normative della privacy, perché non registra nulla. Dopo una sperimentazione virtuale, questo è il primo test in un ambiente reale, siamo all'interno dell'ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune di Modena, la sua riapertura è prevista per il 18 di maggio con il nuovo sistema di controllo del distanziamento. Ti concentri su quello che stai facendo e quindi rischi perdere attenzione sulla sala. Questo, è un supporto importante perché anche il segnale acustico aiuta. L'algoritmo, ha ottenuto l'approvazione di esperti di epidemiologia, ma il distanziamento sociale è soltanto una delle sue applicazioni. Fa parte di un progetto finanziato dal Ministero dell'Università e della Ricerca, che si chiama Preview, di rilevante interesse nazionale. In qualche modo, avevamo già software pronto per poterlo riconfigurare in questo modo. Ora, potrà essere impiegato contro la diffusione del virus in luoghi al chiuso o all'aperto. Pensiamo di applicarlo in tutti gli uffici pubblici, le sale d'attesa di un ospedale, di una clinica, nei negozi, nei mall, nei magazzini, in una mensa di una fabbrica, in ambienti esterni dove potremmo fare, speriamo, quest'estate degli eventi insicurezza o delle manifestazioni e poter quindi studiare, all'inizio, come gestire l'arredo urbano affinché questo avvenga fatto sicurezza. Se un privato, in questo momento, avesse interesse ad utilizzare questo sistema? Stiamo creando una start-up proprio per dare un supporto per l'istallazione veloce, potrà essere venduta a cifre bassissime. Si prega di mantenere la distanza di sicurezza.