L'obiettivo è contenere il più possibile attraverso il tracciamento, la diffusione delle mutazioni del Coronavirus, in particolare la variante Delta. Dopo la scoperta alcuni giorni fa di un micro-focolaio ad Ormelle in provincia di Treviso, l'azienda sanitaria di riferimento ha deciso di intensificare l'attività di screening per tutta l'estate, con un piano da 5 mila tamponi al giorno. Da martedì 29 giugno, in tutti i Vax Point della Marca Trevigiana, ma anche nelle aziende, ai cittadini cui verrà somministrata la prima dose di vaccino, verrà chiesto di sottoporsi ad un tampone rapido, durante il quarto d'ora post-iniezione. "La variante indiana, la Delta, purtroppo sta girando e quindi noi abbiamo l'obbligo di intercettarla, per isolarla ed evitare ovviamente che ci siano ulteriori persone colpite da questo, per cui chiediamo ad ognuno, su base volontaria, chi viene a fare la prima dose di vaccino, nella pausa dopo la vaccinazione di potersi fare il tampone, in modo tale quindi, da poter screenare un più ampio gruppo possibile di popolazione". I test saranno gratuiti ed eseguiti su base volontaria, i tamponi utilizzati saranno quelli rapidi di terza generazione, affidabili, poco invasivi e con esito pronto in pochi minuti. "Lo screening è l'unico modo, diciamo così, per contenere la diffusione delle mutazioni?". "Sono due i modi per contenerle: la vaccinazione completa, quindi le due dosi, che è dimostrato che quindi non c'è diffusione e poi chiaramente i tamponi, per isolare, fare il ... e quindi non creare focolai, micro-focolai".