A2A presente il primo piano di transizione climatica verso il net 0 al 2050. "Abbiamo presentato poche settimane fa l'aggiornamento del piano industriale al 2035 con 23 miliardi di investimento. Di questi 23 miliardi ce ne sono sei negli investimenti del gas che è un oggetto di transizione necessario, ma 17 sono ammissibili alla tassonomia europea, e in particolare il 35% di questi sono proprio legati alla decarbonizzazione effettiva. Dobbiamo lavorare ovviamente sulla generazione, quindi qui trovate rinnovabili, trovate reti elettriche, Decarbonizzazione delle nostre grandi flotte, quindi per esempio per i mezzi per la raccolta e poi elettrificazione dei nostri clienti finali che sempre di più in realtà stanno diventando elettrici". Il documento strategico verrà aggiornato annualmente in parallelo con il piano industriale, così da riflettere costantemente l'evoluzione degli scenari energetici e macroeconomici. "Parte di quello che noi, diciamo oggi relativamente alla al clima, è già inserito nel nostro piano industriale. Quindi la nostra prospettiva di crescita e di evoluzione in futuro tiene conto di questi che sono secondo me responsabilità collettivi che le aziende si devono assumere. Riuscire ad associare la diciamo un disegno di sostenibilità con una predisposizione economica naturale che le aziende devono avere per poter perdurare nel tempo, sia diciamo la sintesi ideale di questa situazione". Il piano è sostenuto da strumenti di finanza sostenibile come il primo European Green Bond del gruppo e il primo blue bond in Italia. L'obiettivo è portare al 100% la quota di debito ESG, entro il 2035 che attualmente si attesta all'82%. .























