Un esemplare classificato come pericoloso, una potenziale minaccia per la sicurezza l’orso identificato con la sigla M90, abbattuto dai forestali come disposto dall’ordinanza firmata dal presidente della provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti. Lo scorso 28 gennaio il giovane esemplare di due anni e mezzo aveva seguito una coppia di escursionisti, in Val di Sole, avvicinandosi fino ad una decina di metri prima di allontanarsi. Nel corso del 2023, era stato avvistato nei pressi di centri abitati altre 12 volte. Da qui, la decisione dell’amministrazione provinciale di porre fine alla sua vita. Il braccio di ferro tra il Presidente Maurizio Fugatti e le associazioni animaliste è dunque destinato ad inasprirsi. Gli attivisti del comitato No Casteller, da mesi sul piede di guerra dopo la cattura dell’orsa JJ4, tuttora in custodia presso il centro faunistico di Casteller, hanno lanciato una grande manifestazione di protesta per sabato prossimo, 10 febbraio, annunciando decine di migliaia di partecipanti provenienti da tutta Italia. Diverse associazioni hanno lanciato un appello al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni per salvare la vita degli orsi e promuovere una convivenza pacifica tra gli esseri umani e la natura.