Come sappiamo c'è stata un'accelerazione importante e ancora di più sarà così perché a giugno, come sappiamo, arrivano molti più vaccini rispetto al mese di maggio quindi ormai siamo arrivati verso il 40% di italiani che hanno avuto almeno una dose. Vediamo il cartello 12 con gli aggiornamenti ministeriali per vedere il ritmo di vaccinazione. Ormai, fatto salvo il dato di ieri che è quello domenicale, però vediamo che i 500 mila vaccini al giorno li abbiamo tenuti per più giorni consecutivi, ripetiamo tutto fa credere, perché non potrà che essere così, che a giugno questi numeri aumenteranno ancora, bisognerebbe attestarsi sui 700 mila vaccini/giorno e quindi naturalmente è un ritmo che ancora aumenta sulla campagna vaccinale. Dicevamo del Regno Unito, della Gran Bretagna alle prese con la variante indiana. Ci sono delle preoccupazioni, attenzione non bisogna però esagerare. Intanto vediamo alcuni dati. Il cartello 46 ci fa vedere il confronto tra i nuovi casi in Italia e nel Regno Unito. Come vedete la buona notizia per noi è che nell'andamento dell'ultimo mese siamo sostanzialmente arrivati alla stessa cifra di contagi su popolazione del Regno Unito, però vedete che loro stanno aumentando un po'. Là linea di sotto del Regno Unito si sta alzando perché c'è questa variante che gira di più nel Regno Unito che è più contagiosa. Ma attenzione, il fatto che sia più contagiosa è un problema, naturalmente, ma non vuol dire che causi poi dei problemi a livello di ospedalizzazione, di decessi. Vediamo il cartello 23 che è l'analogo nell'ultimo mese con l'andamento dei decessi in Italia e nel Regno Unito. Che cosa si vede? Naturalmente ci vuole più tempo perché la dinamica dei decessi segua quella dei casi, però noi siamo ancora molto sopra il Regno Unito pur essendo noi scesi perché nel Regno Unito l'andamento dei decessi, delle ospedalizzazioni, è comunque ancora bassissimo e non c'è stato, come vediamo, un segnale di nuova impennata da parte della variante, per effetto della variante indiana. Perché allora la variante indiana, per così dire, invita a prudenza nel Regno Unito? Guardiamo il cartello 21, che dovremmo sempre tenere a mente, perché anche se loro hanno cominciato a vaccinare prima di noi e sono andati più in fretta di noi all'inizio, adesso noi andiamo come loro eh, come vedete c'è una percentuale grossa, un 42% di britannici che il vaccino ancora non l'ha avuto, nemmeno la prima dose, naturalmente ci sono tutti i ragazzi, tutti i bambini ma c'è anche un quarto degli adulti, quindi non la metà, ma quasi, del Regno Unito è ancora da vaccinare. Quindi è chiaro che tutti i segnali che dicono "attenzione c'è una variante più contagiosa quindi dobbiamo stare attenti" vengono preso sul serio, il che non vuol dire naturalmente che sia un disastro, questo dobbiamo sempre tenerlo a mente. Poi ricordiamo questa variante indiana quanto c'è in Italia. Cartello 60. Abbiamo messo le Regioni in cui è più presente. È ancora molto minoritaria sul totale dei contagi, può sembrare strano che ci sia la Sardegna tra le Regioni dove la variante indiana è più diffusa, visto che oggi diventa bianca, ma attenzione questi sono numeri percentuali su numeri assoluti bassissimi, quindi si parla veramente di pochi casi, che poi in percentuale rappresentano magari il 2/3%, situazione in Italia appunto ancora sotto controllo, certo bisogna assolutamente sequenziare questi virus, fare i controlli per cercare le varianti per capire se appunto c'è poi una diffusione più ampia e come in Inghilterra, ad esempio in focolai locali, che invita a chiudere un po' o comunque a delle restrizioni, a una prudenza maggiore.