Le dico il personale ha lavorato indefessamente giorni e giorni per cercare di pulire, di sciacquare, di disinfettare, eccetera, però la situazione è di emergenza per tutta la città. Le faccio vedere di qua perché è interessante. I marmi li mettiamo per impedire al parquet di alzarsi, qua è un punto delicato, ecco. Dobbiamo superarlo quindi. Ecco, guardi, noi abbiamo tolto tutti i divanetti e li abbiamo messi sopra qua. Qua possiamo farlo perché c'è spazio, nelle altre sale non possiamo farlo perché lo spazio è ridottissimo, quindi dovremmo appenderli ai soffitti che sono affrescati. Se ha trecento anni questo posto, ma prima non si allagava? Questo mi chiedo cioè l'hanno costruito così, quindi vuol dire che non si allagava? No, se lei guarda la statistica millenaria di Venezia e di quello che succedeva con l'acqua alta, l'acqua alta c'è sempre stata. Solo che per secoli la Repubblica di Venezia aveva un Magistrato alle acque, i savi del magistrato alle acque che facevano in modo che l'acqua trovasse sfogo in maniera molto velocemente, impediva la contaminazione lagunare, le famose valli da pesca, obbligava a pulire i canali in modo che il deflusso fosse velocissimo, dopo la caduta della Repubblica sono succeduti francesi, austriaci, italiani, noi italiani, e quindi purtroppo questo Magistrato alle acque, ha avuto meno possibilità di interagire con la realtà della laguna. L'ecosistema era tutelato, dopo non più. Allora il famoso canale dei Petroli che ha, io dico solo per il lavoro, che ha portato migliaia di posti di lavoro a Marghera, la zona industriale eccetera, è stata una ferita inferta alla laguna in maniera incredibile. Negli anni '60 hanno costruito questo canale dei petroli, che è praticamente un canale molto profondo che permette alle petroliere di arrivare a Marghera e scaricare e quindi praticamente hanno costruito un un'autostrada su un sentiero di montagna. Questa è la realtà, cioè i veneziani per secoli hanno adattato le navi alla laguna, adesso adattiamo la laguna alle navi. Siamo alla follia.