“Il corpo è sano, ma il cuore non funziona” descrive così la situazione del teatro La Fenice Ruggero Peraro, Responsabile Affari generali, che, come tanti suoi colleghi, da martedì sera è impegnato a trovare una soluzione per essere pronto a mettere in scena La Prima, prevista per il 24 novembre. Sarà complicato perché l'acqua ha allagato tutta la parte sottostante il teatro e i locali tecnici. “L''acqua è entrata all'interno dei locali ubicati sotto il teatro, dove ci sono gli impianti tecnologici del teatro, e ci ha messo in ginocchio! Ci ha messe in ginocchio perché abbiamo dovuto staccare l'energia elettrica per garantire la sicurezza, anche del teatro stesso, e questo ha fatto in maniera tale che le pompe non funzionassero più, si sono allagati tutti i locali e qua, nello specifico, l'acqua è arrivata fino a questo livello.” L'acqua ha sommerso letteralmente i quadri elettrici e non solo. “Abbiamo tolto tutta l'acqua che c'era in quella stanza di 300 metri quadri con tutti i quadri elettrici e questo è stato fatto. Ora si sta lavorando sulla parte elettrica, sui quadri elettrici, ma, chiaramente, dopo che sono stati invasi da un metro e mezzo di acqua salmastra per così tante ore, non si può pensare che basta accendere la luce e tutto funziona come prima!” Danni ancora incalcolabili al patrimonio artistico e ai locali storici di Venezia, come il Grancaffè Quadri, a piazza San Marco dal 1638. Roberto Pepe è il responsabile del bar e ristorante stellato, che ha 70 dipendenti. “Non eravamo preparati” dice, mentre ci mostra i danni subiti. “L'acqua ha raggiunto un livello mai visto prima. I danni più ingenti sono su tutte le apparecchiature perché adesso noi vediamo la sala, ma dietro abbiamo tutte le cucine, dove è andato sotto tutto, quindi tutte le parti elettriche, quelli sono i danni maggiori. Questo è il livello, lo vediamo, l'avevo accennato prima, il livello dell'acqua dove è arrivato negli stucchi!” Mentre si pulisce e asciuga, in ogni angolo della città si guarda al cielo e al mare.