"Dobbiamo essergli tutti riconoscenti per quanto ha dato Piero Angela al pubblico italiano. Scienza, conoscenza, sapienza, approfondimento e anche molta fantasia, perché era un grande pianista e quindi era anche un artista. Lui ha incominciato alla radio, a Torino. È stato uno dei primi lettori del telegiornale, ha visto nascere la televisione e l'ha fatta nascere anche lui, l'ha migliorata lui. Tutti noi dobbiamo essergli, altamente, fortemente, riconoscenti per quanto ci ha insegnato. Lui usava termini normali, cioè non è che faceva la parte dello scienziato che parla difficile, e più difficile parla e più crede di essere sapiente. No, lui invece metteva tutto su un piano normale. E quindi tutti quanti eravamo invitati a partecipare a questo banchetto di cultura. Bisogna ricordare il grande uomo che è stato. E ha avuto una fortuna enorme, di avere anche un grande figlio. Perché Alberto prende questa eredità, che non è pesante, è un'eredità virtuosa, bella, imponente, importante da portare avanti, e lo sta facendo molto bene.























