"La chiamava zio?" "Mi ricordo l'ultima volta siamo stati a fare una pizza ai giardini del Vaticano, lui diceva: Zio zio. Mi chiamava Zianiello in realtà." Vincenzo Staiano è il pizzaiolo del Papa, in particolare il pizzaiolo di Papa Francesco. Siamo a Lettere, in provincia di Napoli, e lui ci accoglie nella sua pizzeria prima di andare a Santa Marta a salutarlo per l'ultima volta. Le pareti sono piene di foto ricordo inedite e intime. Staiano è diventato pizzaiolo di Papa Francesco perché ha deciso di servire gli ultimi per il Santo Padre, che aveva conosciuto a settembre 2016 a Roma durante la canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta. "Venne da noi a ringraziarci, a salutarci a uno a uno e lui felice di questa cosa che noi stavamo realizzando per gli ospiti suoi più graditi, che sono i poveri." Tante le occasioni di condivisione con il Santo Padre e con i più amati da lui, quelli considerati ultimi della società. "Io subito dopo il terremoto a Norcia, ho portato tutti quei forni che erano stati nell'aula Paolo VI a servire i poveri e siamo andati lì a servire a nome di Papa Francesco tutti i terremotati. A Lourdes a servire i poveri e gli ammalati. Ho voluto portare quei forni al Duomo di Napoli, e tante altre storie di beneficenza e solidarietà." Un'amicizia culminata nella nomina di Gentiluomo di Sua Santità, titolo onorifico del Vaticano. "Che cosa le resta di più prezioso di Papa Francesco?" "L'amore per gli ultimi, per gli emarginati, i bambini. Che io mi ricordo nei suoi compleanni lui si divertiva con i bambini, perché voleva i bambini." L'ultima volta che si sono visti è stato Giovedì Santo. "Mi trovavo dietro all'aula Paolo VI, pochi minuti dopo il Santo Padre scende, e lì lo vedo l'ultima volta. È un momento molto triste per me perché Papa Francesco ha cambiato la mia vita. Ha cambiato proprio l'indirizzo del mio cuore." .