Per l'ultimo saluto a Papa Francesco, la Capitale si blinda con un piano messo a punto che dovrà garantire la massima sicurezza. In campo, la Protezione Civile ha schierato 3.000 volontari che serviranno proprio ad aiutare a supportare l'enorme flusso di fedeli che si metteranno in fila per rendere omaggio a Papa Bergoglio. Sono attese oltre 200mila persone, ha spiegato il capo della Protezione Civile Fabio Ciciliano, al quale il governo ha conferito l'incarico di commissario per organizzare e gestire le giornate clou della morte del sommo Pontefice, dai funerali alle cerimonie che verranno disposte per l'inizio del ministero del nuovo Papa che verrà eletto. "L'evento è diviso in due grandi blocchi. Il primo, quello che termina con ovviamente la sepoltura di Sua Santità nella Chiesa di Santa Maria Maggiore, il secondo che prenderà inizio immediatamente nei giorni successivi, dapprima con il Conclave e poi con la intronizzazione, la cerimonia di intronizzazione, del nuovo Pontefice". 55 le squadre sanitarie in campo, 11 le postazioni mediche avanzate, potenziato anche il servizio di ambulanze con 52 mezzi in più che si aggiungono alle diverse migliaia di operatori delle forze dell'ordine e dei vigili del fuoco. Per la giornata di sabato sono inoltre attesi 500 pullman e per i treni è stato predisposto un piano straordinario di potenziamento verso Roma con tariffe scontate. Oltre ai fedeli, sono attese 170 delegazioni fra capi di stato e di governo: per questo il delicato e corposo lavoro di questi giorni è stato condotto in sinergia da oltre 6.500 persone tra forze di polizia e protezione civile. Grande attenzione si sta ponendo sull'area di Santa Maria Maggiore dove verrà sepolto il Santo Padre. Non sono previste zone rosse ma aree dove saranno estesi i controlli e le verifiche, oltre alla presenza di una "no fly zone" nell'area del Vaticano. Tutte le zone considerate più a rischio sono sorvegliate dal cielo, dalla terra, dal sottosuolo e anche dal fiume Tevere. Non solo, si starebbe mettendo a punto un piano che prevede anche un doppio schermo antiaereo su tutta l'Italia centrale con mezzi della Marina Militare. .