Ha confermato quello che aveva già confessato subito dopo il fermo, la rabbia per non avere un lavoro, la frustrazione per una vita che non era quella desiderata e la volontà di colpire in un luogo simbolo del potere economico. Con un racconto chiaro e preciso Vincenzo Lanni, l'uomo che lunedì mattina ha accoltellato una donna di 43 anni in piazza Gae Aulenti a Milano, ha motivato l'aggressione, rispondendo alle domande del giudice nel corso dell'udienza di convalida del fermo, in carcere a San Vittore dove è rinchiuso con le accuse di tentato omicidio aggravato dalla premeditazione e di porto abusivo d'armi. Un coltello di 40 centimetri con cui ha colpito alla schiena la vittima, scelta a caso. "È stato assolutamente collaborativo, spontaneo e molto preoccupato appunto per lo stato di salute della donna, però ha ricostruito la dinamica in mondo chiaro e preciso". Il 59enne 10 anni fa era stato condannato per aver accoltellato due pensionati in provincia di Bergamo, il giudice gli aveva riconosciuto un vizio parziale di mente. La Procura di Milano e i carabinieri hanno chiesto di acquisire le autorizzazioni e le relazioni che hanno portato la libertà di Vincenzo Lanni nel dicembre 2024, quando venne considerato non più socialmente pericoloso. Chi indaga punta ad accertare per chi è la denuncia della polfer del 30 maggio 2023, che fermò il 59enne in possesso di un coltello mentre era in libertà vigilata, non seguì un aggravamento della misura a suo carico. Lanni era ancora in comunità su base volontaria, perché stava affrontando un percorso di reinserimento fino a giovedì, quando era stato allontanato per cattiva condotta. .























