Questa é la stazione Termini di Roma: con 570mila frequentatori al giorno e 170 tra negozi, bar e ristoranti è praticamente una città nella città. Come tutte le zone di passaggio o di frontiera, questo scalo ferroviario a volte può diventare per qualcuno terra di nessuno: chi la conosce bene, soprattutto chi la vive e ci lavora la definisce Forte Apache. A sorvegliare quest'area di oltre 100 mila metri quadrati ci sono 1200 telecamere. Altre 400 sono pronte per essere installate nella hall e nei corridoi. La Polizia ferroviaria agisce dai binari a cui si accede solo attraverso 22 gate sorvegliati fino alle porte di Piazza dei Cinquecento. Appena si esce ci sono altre 22 telecamere. Proprio qui di solito gravitano gruppi di senzatetto, ora sembrano spariti dopo quello che è successo il 31 dicembre. Idem sulle due strade ai lati della stazione: via Giolitti, zona di spaccio e prostituzione e via Marsala, rifugio di tanti disagiati e anche sede del centro della Caritas adiacente ai binari. Quella della sera di Capodanno è stata un'aggressione feroce che ha preoccupato tutti. Da allora la stazione è presidiata come non mai. I controlli sono serrati. "Non è tanto dall'interno della stazione, in quanto comunque è presente la sicurezza, almeno per tutto l'orario lavorativo. Più che altro il fuori che non si sa se dovesse mai girare qualcuno". "Ci sono magari delle strade un po' più buie che sappiamo che non sono frequentate. Io, la prima, so che se non vedo luce, se non vedo persone che frequentano quella strada sicuramente non la prendo, quindi purtroppo queste cose bisogna saperle". "Sono cose che succedono. Imprevedibili, non sai quando può succedere. Può succedere a te come può succedere a qualcun altro, è questo più che altro che forse crea un po' più di spavento, l'imprevedibilità dell'accaduto e del fatto che appunto non si sa mai chi può girare". Nella fascia critica tra le 20 e le 24, quando cioè la stazione chiude la sicurezza verrà intensificata. Il prefetto di Roma Bruno Frattasi con il Comune sta esaminando anche la possibilità di trovare nuovi spazi per ospitare i senza fissa dimora in particolare nelle ore serali. Dal canto suo Trenitalia si prepara ad ospitare una nuova sala operativa. "Noi, come polo infrastruttura attualmente abbiamo oltre 10 mila telecamere in tutte le stazioni d'Italia, poi ci saranno quelle anche appunto del polo passeggeri quindi saranno remotizzate decine di migliaia di telecamere, chiaramente non saranno visualizzate tutte live in contemporanea, ma a seconda del tipo di evento di criticità o di allarme di security che dovesse arrivare gli operatori saranno in grado di poter seguire direttamente quello che sta avvenendo sullo specifico luogo".