Roma, Stazione Termini, la più grande d'Italia, seguita da Milano Centrale e Torino Porta Nuova e la quinta in Europa per traffico passeggeri, è l'unico scalo nel centro storico della città in Piazza dei Cinquecento. Liti che spesso sfociano in aggressioni, rapine e furti continui, lo spaccio mai estirpato, i dormitori e gli orinatoi a cielo aperto. La notte poi, le aree interne e circostanti, diventano una vera e propria terra di nessuno in balia di sbandati e micro criminalità. Questo, nonostante gli sforzi di Prefettura e Questura che hanno fatto di Stazione Termini una sorvegliata speciale, con pattuglie fisse, monitoraggio tra via Marsala e via Giolitti, controlli mirati sulle persone e sugli esercizi, con particolare riferimento alla zona dei cosiddetti ballatoi. Dopo l'accoltellamento di una turista israeliana il 31 dicembre scorso, giorni fa nuova aggressione: un 46enne è stato vittima di un tentativo di rapina ed è stato colpito con tre fendenti all'addome ed è attualmente ricoverato in gravi condizioni al Policlinico Umberto I. Gli agenti del commissariato Viminale hanno arrestato tre persone: si tratta di tre magrebini, tutti senza fissa dimora, che gravitano nella zona del principale scalo ferroviario della Capitale, hanno tra i 40 e i 18 anni e secondo quanto accertato dagli inquirenti, l'autore materiale dell'accoltellamento è il 40enne che ha precedenti penali.