La violenza nelle corsie degli ospedali non può essere spiegata dal dolore che si prova quando un amico o un familiare si ammala o muore. La feroce aggressione agli Ospedali Riuniti di Foggia è certamente un caso eclatante ma non isolato 1136 gli episodi in Toscana che vedono come vittima il personale sanitario considerando solo i primi sei mesi del 2024. Una ricerca dell'Ordine dei Medici di Firenze spiega anche che il 56,7% degli intervistati 1700 tra gli iscritti una volta nella vita ha subito un'aggressione fisica o verbale sul lavoro più di uno su due. Il 59% è donna e la metà almeno del campione racconta di più episodi. "Alla popolazione diciamo ci dobbiamo alleare perché il male non sono medici e infermieri ma il male è la malattia. E un'altra cosa: tutti hanno il diritto di essere curati ma non c'è un diritto alla guarigione. Dopodiché però c'è anche un problema di sicurezza. Quindi noi, chiediamo che le forze di polizia siano presenti in tutti gli ospedali della nostra azienda e anche dei protocolli fra forze di polizia e aziende perché se un sanitario aggredito chiama le forze di polizia queste intervengono subito immediatamente e chi ci sia una procedura non a querela di parte ma di ufficio". Spesso infatti la furia porta all'interruzione di pubblico servizio. Uno di quei reati perseguibili d'ufficio.