È in questo centro commerciale di Assago, nel milanese, che lo scorso 27 ottobre Andrea Tombolini, con un coltello preso da uno scaffale del supermercato, uccise il dipendente Luis Fernando Ruggeri e ferì cinque clienti di cui due gravemente. Oggi la condanna a 19 anni e quattro mesi di reclusione per omicidio, duplice tentato omicidio e lesioni ha deciderlo il Gup di Milano, Silvia Ferrucci, nel processo con rito abbreviato. Per Tombolini, 46 anni, che era in aula accompagnato dagli agenti di polizia penitenziaria il giudice ha disposto anche la misura di sicurezza della libertà vigilata per tre anni appena espiata, mentre il padre di Ruggeri, il dipendente del supermercato ucciso, il giudice ha previsto una provvisionale di risarcimento da 30mila Euro. Riconosciute provvisionali di risarcimento da 15mila Euro anche per le persone vittime di tentato omicidio e lesioni. Tra queste anche il calciatore del Monza Pablo Mari che qualche giorno dopo l'aggressione fu dimesso dall'ospedale, ma torno a giocare lo scorso gennaio dopo quattro mesi di cure, era stato proprio lui a bloccare Tombolini nella sua furia omicida. Chiedo scusa, non so cosa mi sia preso, queste le parole pronunciate in aula dall'uomo con tono sommesso e distaccato. Uomo, che secondo la perizia psichiatrica, malgrado soffra di disturbi psichici al momento dell'aggressione era capace di intendere e di volere. Tombolini resterà in una comunità protetta, in regime di arresti domiciliari, almeno fino a quando la sentenza non diverrà definitiva.