Milioni di euro che a cascata finivano nelle tasche di aziende agricole che non avevano nessun diritto. Fondi dell'Unione Europea che venivano pilotati da funzionari corrotti all'Ispettorato Provinciale dell'Agricoltura di Palermo in cambio di mazzette da parte degli imprenditori agricoli. Adesso 12 persone sono finite agli arresti domiciliari su richiesta di magistrati della procura Europea, Geri Ferrara ed Amelia Luise. A 10 persone è stato invece imposto l'obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, si tratta di alcuni funzionari ed impiegati degli uffici provinciali e regionali dell'Agricoltura e imprenditori del settore agricolo. I reati contestati sono quelli di truffa ai danni dell'Unione Europea, dello Stato e della regione siciliana. Gli uomini del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Palermo hanno filmato permessi funzionari mentre nei loro uffici modificano le pratiche affinché gli imprenditori ricevessero senza averne diritto i fondi dell'Unione Europea destinate agli agricoltori siciliani. Non sapendo di essere intercettati, gli indagati scherzando tra loro, parlavano anche di possibili interventi delle Fiamme Gialle. Non immaginavano che i loro uffici fossero pieni di microspie che registrano e filmavano tutto anche la distruzione di documenti ufficiali che venivano poi sostituiti con quelli modificati ad arte. La truffa ammonta ad oltre 2 milioni e mezzo di euro. La procura Europea ha avvocato a se l'indagine, da tempo ferma negli uffici giudiziari di Palermo e nel giro di poche settimane ha tirato le fila dell'inchiesta facendo emettere i provvedimenti eseguiti nella notte degli uomini del comando provinciale della Guardia di Finanza del capoluogo siciliano.