Pronto. Buongiorno signora, per il vaccino per suo marito che è diabetico dovrà chiamarmi verso fine ottobre e fisserò un appuntamento per farlo. Dalle 8 del mattino il telefono continua a squillare. Le domande sono sempre le stesse. Mezz'ora dopo, di persone in fila, ce ne sono già una decina. Siamo nel popoloso comune di Pioltello. In questo studio, vi sono oltre quattromila assistiti. In tanti chiedono del vaccino, se rientrano nelle categorie a cui verrà fatto gratuitamente, dove e quando. Dottoressa, lo studio è molto piccolo, quante persone entrano al massimo? Tre alla volta. I vaccini non possiamo farli, qui verranno allestite grazie al comune di Pioltello, delle sedi, centri anziani dove potremo vaccinare fissando gli appuntamenti a tutti i pazienti. La dottoressa Pozzi, come gli altri medici di famiglia che hanno aderito alla campagna vaccinale ha già mandato ad Ats la lista con le cifre dei pazienti fragili, delle donne incinta, degli over 65 fino ai sessantenni. I vaccini, però, non sono ancora arrivati. Dovrebbero essere disponibili in Lombardia a partire dalla seconda metà di ottobre, ma una data certa ancora non c'è. Per raggiungere almeno nelle intenzioni il 75% di queste categorie, ultimi in ordine di tempo saranno i bambini da 0 a 6 anni. Per quelli tra i 2 e i 6 non compiuti sono state acquistate 500000 dosi di vaccino spray. Potrebbero essere sufficienti, ma nel caso in cui si facesse solamente una dose per bambino sappiamo che il primo anno in cui un bambino viene vaccinato le dosi da somministrare sono due. È tardi iniziare a fine novembre? Direi, come hanno detto illustri colleghi prima di me che è tardi chiaramente, perché questa è la fascia dei bambini più esposta e la fascia che sicuramente non riesce a portare la mascherina, è la fascia che sta in comunità dove c'è una contiguità di contatti che chiaramente rende più fattibile un contagio.